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Ibla Blog

Vivere Ragusa Ibla

Categoria: Cucina



Ricetta Limoncello

limoncelloUtilizzando i limoni del giardino della casa di mare, che crescono succosi e profumati, mio padre prepara un limoncello da fare invidia... chiunque lo ha assaggiato non ha risparmiato complimenti. Ecco gli ingredienti e il metodo di preparazione.

INGREDIENTI
-8/10 limoni ad inizio maturazione
-1 litro di alcool puro
-1 Kg di zucchero
-1,5 litri di acqua

PREPARAZIONE
1^ fase: lavare ed asciugare i limoni, mettere nel litro d'alcool le scorze, private quanto piu' possibile della parte bianca, e lasciare per 20 giorni in infusione.
2^ fase: preparare lo sciroppo con l'acqua e lo zucchero e portare ad ebollizione; fare raffreddare, filtrare con un normale colino l'alcool aromatizzato, unirlo allo sciroppo ed imbottigliare.

Ristorante Il Cortiletto a Modica

Ristorante Il Cortiletto a ModicaVolevo segnalare un ristorantino dove si mangia in maniera davvero buona e si paga poco. Si chiama "Il Cortiletto". E' a Modica bassa in corso Umberto. Oramai ne sono un'affezionata cliente da circa un anno e, devo dire, non mi ha mai deluso. Il locale è piccolino, semplice, ben curato e vi si respira un'aria accogliente. Ma più che l'atmosfera sono le pietanze quelle su cui voglio porre l'accento: il menu è limitato a un certo numero di piatti tradizionali della cucina siciliana, modicana in particolare, cucinati con ingredienti sempre freschi e di stagione. I proprietari sono gentili e disponibili talvolta a preparare anche qualche pietanza fuori dal menu. Il mio piatto preferito è l'antipasto misto della casa, ottimo, pieno di assaggi che vanno dalle focaccine modicane, al caciocavallo fresco, olive, arancini, melanzane, zucchine, pane "cunzatu", funghi, and so on. Tra i primi sono buonissimi i ravioli freschi di ricotta al ragù, i lolli (pasta fresca di casa tipica modicana) con le fave, il macco, la zuppa di ceci... Ok non voglio soffermarmi oltre a descrivere le pietanze ma, se passate da Modica e avete voglia di trascorrere una serata in un locale gradevole assaggiando buon cibo tipico della zona, provate!
A coronamento dell'ottimo cibo suggerisco una bella passeggita a per le strade del centro ad ammirare il barocco, la splendida chiesa di San Giorgio, ecc... e se vi capita, comprate una tavoletta di cioccolato modicano.....

Agriturismo Il Granaio

Agriturismo Il Granaio Dopo aver passato praticamente tutto l'inverno a cercare posti in cui mangiare aventi caratteristiche di basso prezzo ed alta qualita' abbiamo deciso di inaugurare una serie di post su questo blog (purtroppo un po' trascurato negli ultimi tempi): ogni volta che andremo a mangiare da qualche parte in provincia faremo un breve resoconto qui, senza peli sulla lingua...
e con prezzi alla mano :)

Oggi siamo stati all'agriturismo in oggetto, "Il Graniao". Si trova nelle vicinanze di Frigintini, nel territorio attraversato dalla Modica-Noto, una strada statale che mostra una delle parti piu' rappresentative della splendida campagna ragusana (Per arrivare basta prendere la Modica-Noto, non girare per Frigintini al primo bivio, ma girare un po' dopo a sinistra seguendo l'indicazione Palazzella, a quel punto e' facile avvistarlo).

La struttura e' molto bella, si tratta di un casolare ristrutturato con cura e immerso nel verde, insomma fa la sua figura anche perche' si possono fare due passi nelle vicinanze se si e' disposti a schivare le rare macchine che passano. Il posto e' dotato di piscina e camere ma in questo post vogliamo stressare piu' che altro gli aspetti culinari.

Ci hanno fatto accomodare quasi immediatamente, avevamo prenotato la mattina stessa, un po' troppo immediatamente a dire la verita' perche' non abbiamo avuto il tempo di sederci che gia' arrivavano i primi antipasti. Non ci e' stata data possibilta' di scegliere, evidentemente si tratta di un menu fisso (come in molti altri posti). Forse chiedendo si puo' avere anche qualcosa di diverso in casi particolari (che so bambini che vogliono la pasta col pomodoro semplice). L'antipasto era composto da un arancino, una interessante focaccina fatta forse con farina di ceci (il gusto ricordava le panelle palermitane), alcune olive verdi, un buon salame, un pezzo di formaggio e cosi' via.
Qualita': media, niente di eclatante ma neppure immangiabile.

Il vino era locale, senza lode e senza infamia un po' come tutti i vini di questi posti. Se si vuole di meglio bisogna comprare una buona bottiglia. A seguito arrivano due secondi, i classici cavati di queste zone conditi con una salsa insapore e qualche pezzo di melanzana, insapore anche esso. L'altro primo era piu' buono, ravioli di ricotta con sugo di maiale, non ottimi ma apprezzabili.

Il secondo di carne era di buona qualita' come materia prima, magari non cucinato benissimo. Era composto da un pezzo di salsiccia e un po' di altra carne assortita. A parte, pollo con carote e patate fritte (fatte in casa), carino.

L'insalata e' stata portata gia' condita, se non gradite l'aceto e' probabile che questo costituira' un problema (come e' accaduto a noi). Sarebbe meglio se i gestori facessero lo sforzo di dotare i tavoli di oliera e portare l'insalata non condita nel rispetto delle abitudini del cliente.

Per finire il dolce: un buon gelo di limone, non paragonabile a quello che abbiamo mangiato altrove in delle fortunate serate invernali, ma niente male. Non si puo' dire la stessa cosa invece dei ravioli fritti con ricotta. Purtroppo erano poco cotti e la pasta risultava appiccicosa e pesante.

Il costo? 20 euro a persona. In molti posti con 15 euro si mangia meglio.
Complessivamente il nostro voto e': sufficiente. La roba era comunque di buona qualita',
insomma non e' un posto in cui ti avvelenano ;) il prezzo comunque ci appare
elevato anche considerando l'ambiente gradevole.

Alla prossima!

Ricetta "Frittelle di San Martino"

Un pò di tempo fa in occasione della festa di San Martino avevamo parlato delle frittelle vittoriesi fatte con la tunnina, eccovi la ricetta (richiesta in un paio di commenti):

INGREDIENTI per sei persone:
-un chilo di farina
-un panetto di lievito di birra
-acqua, quanto basta per rendere l'impasto morbido
-un pizzico di sale
-semi di finocchio selvatico
-un pò di peperoncino rosso macinato
-150gr di tonno salato
-prezzemolo
PROCEDIMENTO
Preparate il tonno salato mettendolo per almeno mezz'ora a bagno all'acqua per fargli perdere un pò di sale, poi srizzatelo con un panno asciutto.
Impastate la farina con l'acqua, il lievito di birra e un pizzico di sale. Quando l'impasto avrà raggiunto una consistenza morbida e omogenea aggiungete il prezzemolo tritato , i semi di finocchio selvatico,un pò di peperoncino rosso macinato e la "tunnina".
Coprite l'impasto e lasciarlo lievitare.
Infine friggete a cucchiaiate in abbondante olio bollente.
Appena le frittelle sono ben gonfie e dorate sgocciolatele e ponetele su un piatto da portata.
Buon appetito!

Gelati Divini

Gelati DiviniIn piazza San Giorgio a Ragusa Ibla, proprio di fronte al Duomo, c'è la gelateria enoteca
"Gelati DiVini", dove sono solito prendere il gelato. La 'V' maiuscola non è un errore, infatti una delle
caratteristiche peculiari della gelateria è quella di fare dei gelati al gusto di alcuni vini (ad esempio
per ora c'è anche il novello). Il gelato è veramente buono, ed è davvero artigianale
al punto che un pò come da un buon frutta e verdura i gusti che si trovano più facilmente in
ogni dato periodo sono quelli di stagione, perchè i proprietari, che alla qualità ci tengono, partono
da materie prime fresche per realizzare i gelati, così accanto ai gusti tradizionali, a settembre si può assaggiare il gelato ai cachi e quello di fichi d'india, alla mela cotogna e alla carrubba. Ad ottobre alcuni tra i
miei preferiti sono quello al gusto di spremuta d'arancia e quello ai marroni, mentre nei periodi estivi i più interessanti sono menta (fatto con la menta pipperita fresca), fiori di gelsomino e anguria. A questi stagionali
si aggiungono alcuni ottimi gusti che sono sempre reperibili ma per questo non meno buoni come il cioccolato
al peperoncino, il Maya speziato (un cioccolato aromatizzato all'arancia ed altre spezie), pinoli, cannella e ricotta.
Poco tempo fa hanno anche fatto il gelato al mosto d'uva, che è durato poco tempo perchè a
quanto pare reperire mosto di buona qualià non è una impresa facile. Il prezzo di un cono normale
è di un euro e cinquanta centesimi, che vista la qualità del gelato mi pare più
che adeguato.

Oltre ai gelati ci sono altre specialità quali il latte di mandrola e una selezione interessante di grappe.
L'enoteca è piccola ma fornita di vini di eccellente qualità tra i quali una selezione dei Planeta
più tipici, Cerasuolo di Vittoria di molte cantine del ragusano, delle interessanti bottiglie di
Nero D'Avola, e molto altro. Il fatto che l'enoteca non sia grande è quasi un pregio perchè
grazie alla scelta oculata delle bottiglie si realizza una sorta di antologia dei vini siciliani.
Se passate a Ragusa fateci un salto, ne vale la pena.

Caffettiera Giannina

Caffettiera GianninaQualche tempo fa sono andato a prendere un caffè da una mia amica, che tra le altre cose è
l'autrice di alcuni post di questo blog. Per ora sono abbastanza fissato con le caffettiere perche' delle molteplici
tipologie che ho a casa una che faccia il caffè decente non c'è... dunque quando la mia amica
ha preso la sua caffettiera e ha iniziato la preparazione la mia attenzione si è subito focalizzata
sulla caffettiera che stava utilizzando. Quale miraggio! Una caffettiera bella da vedere e funzionale, che
in un sol colpo cancella la supremazia Bialetti e fa intravedere una Italia in cui il mercato delle caffettiere non
è più un monopolio. Vi dico subito come si chiama, per fortuna era scritto sul fondo esterno
della caffettiera: si chiama Caffettiera Giannina, progettata nel 1968 dal designer Carlo Giannini,
della Giannini S.p.A., ma perche' sono cosi' tutto eccitato??? Che avrà di speciale questa caffettiera?
Due parole: good design. Prima cosa, non e' in ghisa ma in acciaio inox, non la spacchi manco se
ci salti sopra, da l'idea di robustezza. Secondo, la chiusura non è a vite ma a pressione, non c'è
il problemma della filettatura sporca che rende difficile l'avvitamento. Terzo... e questa e' proprio una genialata,
girando il filtro si può scegliere se fare sei o tre tazze! Una caffettiera, due misure. Esiste nelle versioni
6/3 tazze o 4/2, probabilmente c'e' anche qualcosa di più grande. Ovviamente trovarla in giro è
impossibile, ho girato una serie di negozi di casalinghi a Ragusa e non l'ho trovata anche se alcuni la conoscevano.
Forse perchè il costo è elevato, la 6/3 tazze costa qualcosa come 69 euro, ma secondo me ne
vale la pena, e dopo tutto non e' alluminio ma acciaio. Girando su internet ho trovato delle informazioni a proposito
di un restyling indetto dalla Giannini S.p.A. che sta tentando di rilanciare la caffettiera dotandola di un nuovo
look. Il vincitore del un concorso è un designer finlandese, spero dunque di vedere la nuova versione
della caffettiera presto sul mercato. Nel frattempo se avete informazioni su questa caffettiera postatele come
commento in questo blog per piacere! grazie, e buon caffè.

Pastiera Napoletana

Pastiera NapoletanaHo trovato a Marina di Ragusa un bar pasticceria dove fanno un'ottima pastiera napoletana. Si chiama Caffè al Pariy, si trova in centro proprio vicino la piazza, di fronte la chiesa. Il bar è immediatamente riconoscibile per le tende e gli arredi in arancione. Per chi non lo sapesse la pastiera napoletana è un dolce tipico campano che tradizionalmente viene fatto per festeggiare il ritorno della bella stagione, e quindi di solito è
associato alla Pasqua. I suoi ingredienti più caratteristici sono l'acqua di fiori d'arancio e il grano cotto. Al Pariy le fanno di diverse grandezze, tra cui quella monoporzione ottima da portare a casa la sera dopo un giro a Marina per usarla il giorno dopo come ricca colazione. In questo posto fanno anche molti altri
dolci tipici napoletani quali il babà e le tipiche sfogliatelle napoletane. Non che la tradizione dolciaria siciliana e ragusana sia povera, ma è bello poter variare. Che aspettate dunque! Come direbbero a Napoli: "Currite, giuvinò! Ce stà 'a pastiera!".

Frittelle di San Martino

frittelleLa tradizione vuole che a San Martino non manchino le frittelle un po' in tutta Italia.
A Vittoria la ricetta e' davvero speciale perche' oltre alle tradizionali frittelle dolci si fanno
anche le frittelle salate con la tunnina. La tunnina e' tonno conservato
sotto sale. L'impasto della frittella con la tunnina e' uguale a quello delle frittelle dolci,
ma non viene aggiunto zucchero o miele all'esterno, ed e' possibile aggiungere semi di
finocchio selvatico all'impasto. Purtroppo ormai a Vittoria e' piuttosto difficile trovare il tonno sotto sale,
che continua ad essere reperibile a Pachino (patria dell'omonimo pomodorino).
Per quanto riguarda le frittelle dolci, esistono varieta' con l'anice e con l'uvetta, ricoperte esternamente
con zucchero. A Ragusa invece ho assaggiato una variante di frittelle con ripieno di mela
ricoperte di miele, la mela rende la pasta interna molto morbida, e il risultato e' ottimo.

La cotognata, e il panificio migliore di Ragusa

La CotognataQui ad Ibla, vicino casa mia, due anni fa hanno aperto il panificio San Paolo, che per me
ha rappresentato una svolta: ha aumentato la qualita' della mia vita ;) infatti a me
piace moltissimo il pane di grano duro, e loro sfornano delle pagnotte molto buone che
profumano di forno e di cruscenti che usano al posto del lievito come si faceva una volta.
Ovviamente il forno e' di pietra, non so se e' l'unico in tutta Ragusa ma di certo di
forni in pietra ne sono rimasti pochi nei panifici (per fortuna nelle pizzerie ancora usano
quasi tutti quello). Ma ci saranno altre occasioni per parlare delle squisitezze che escono
da questo forno, oggi mi voglio concentrare sul fatto che in questo periodo tra una pagnotta
e un tomasino ricotta e salsiccia vendono anche la cotognata, ovvero la tipica marmellata
di mela cotogna solidificata (e a volte fatta seccare al sole) che si fa da queste parti
(e in altre parti della sicilia). La mela cotogna e' un frutto non esattamente buono da mangiare
direttamente (anche se a me piace quando e' decisamente maturo), ricco di fibre, tannini e vitamina
C. La cotognata al contrario e' ottima, ha un sapore estremamente intenso ma allo stesso
tempo non e' troppo dolce. Al panificio la proprietaria mi ha detto che questa cotognata
e' stata fatta da sua madre, viene proprio voglia di non andarsene mai dalla Sicilia a sentire
queste cose (e infatti io sono piantato qui, chi si sposta?). A parte il sapore e il profumo
della cotognata un particolare interessante e' che viene fatta con delle forme spesso
antiche rappresentati maschere e motivi floreali. Mi sa che domani ne compro un altro po'!

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