Vendesi Mansarda a Marina di Ragusa
A causa del fatto che mi sono spostato in una diversa parte della Sicilia per motivi personali Vendo la mia mansarda a Marina di Ragusa. Potete trovare maggiori informazioni, le foto, il prezzo e tutto quanto in questa pagina.
Ricetta Limoncello
Utilizzando i limoni del giardino della casa di mare, che crescono succosi e profumati, mio padre prepara un limoncello da fare invidia... chiunque lo ha assaggiato non ha risparmiato complimenti. Ecco gli ingredienti e il metodo di preparazione.
INGREDIENTI
-8/10 limoni ad inizio maturazione
-1 litro di alcool puro
-1 Kg di zucchero
-1,5 litri di acqua
PREPARAZIONE
1^ fase: lavare ed asciugare i limoni, mettere nel litro d'alcool le scorze, private quanto piu' possibile della parte bianca, e lasciare per 20 giorni in infusione.
2^ fase: preparare lo sciroppo con l'acqua e lo zucchero e portare ad ebollizione; fare raffreddare, filtrare con un normale colino l'alcool aromatizzato, unirlo allo sciroppo ed imbottigliare.
Ipercoop a Ragusa
Credo gia' la maggior parte dei ragusani sappia che entro il 2007, cosi' si dice, la coop, cooperativa di consumatori, aprira' un punto vendita a Ragusa, in viale delle Americhe. Fa piacere sapere che Ragusa e' stata scelta come sede del primo ipermercato siciliano (ve ne sono in progetto altri 5 in Sicilia). Ecco l'annuncio ufficiale da parte dell'Ipercoop Sicilia:
Il maggior gruppo della Grande Distribuzione in Italia è pronto per affrontare una nuova sfida. Ipercoop Sicilia, società costituita da 4 grandi cooperative, aprirà, entro il 2010, 6 nuovi Ipermercati nella regione siciliana, per un investimento complessivo pari a 300 milioni di euro che porterà più di 1000 nuovi posti di lavoro.
Questo proliferare di novita' nell'arco di alcuni anni: un grande cinema multisala, il Cineplex, un discreto centro commerciale, il porto a Marina di Ragusa, le numerose opere di restauro di monumenti, i progetti di recupero e valorizzazione di aree quali il centro storico o zone di Ibla tipo i giardini, sembra sintomatico di un nuovo benessere, di un nuovo slancio che finalmente la citta', a prescindere dagli errori politici che sono stati fatti in passato (e spero non si ripeteranno) sta finalmente conquistando. Gli stessi abitanti della citta' in passato spesso sono stati accusati di essere immobili, di "fare sempre le stesse cose, andare sempre negli stessi posti", essere sempre tra le righe insomma.
Forse prima che determinate logiche si inneschino e' semplicemente necessario che un po' di tempo trascorra affinche' l'operosita' della gente del luogo e le risorse economiche che ne derivano, possano incanalarsi in un sistema di reali cambiamenti di una citta' che non ha nulla da invidiare a quei posti dell'Italia centrale e settrentrionale che sono meta di turismo e vengono citate sovente come come esempio di cultura e civilta'.
Il duomo di San Giorgio restaurato
Finalmente dopo circa tre anni e' stata tolta l'impalcatura al duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla e abbiamo potuto ammirarne di nuovo la bellissima facciata barocca. La vera sorpresa, per i piu', e' stata scoprire che alcune parti del duomo sono nere, questo perche' fatte in pietra asfaltica (o pece, una roccia calcarea impregnata di bitume che le da' la particolare colorazione e di cui il territorio ragusano e' ricco) che col tempo si ossida e perde il suo colore originale. Inizialmente alcuni profani hanno addirittura gridato allo scempio "hanno rovinato il duomo di San Giorgio!", come se qualche restauratore folle, perche' non potrebbe certo trattarsi di originalita', avesse preso l'iniziativa di tingere di nero... In realta' il duomo e' stato riportato con maestria al suo originario splendore restituendo alla piazza antistante quell'immagine di armonia che la contraddistingue. Pare che l'opera abbia ricevuto i complimenti da parte di illustri architetti. Non vi resta che giudicare voi stessi (clicca nella foto per ingrandire).
Centro Commerciale Le Masserie: Rivoluzione
Finalmente (e' proprio il caso di dirlo data la dimensione e situazione economica fiorente della citta' Iblea), Ragusa ha un centro commerciale. E' stato aperto poche settimane addietro, si chiama le Masserie ed e' meno un caos totale di altri. Abbastanza a misura d'uomo, arioso, e relativamente fornito. Forse il settore abbigliamento non e' il massimo ma di contro l'Unieuro, l'Iperstanda e alcuni altri negozi di casalinghi sono una buona aggiunta all'offerta commerciale della citta'.
Non solo: finalmente si possono fare compere negli orari in cui di solito tutti gli altri negozi sono chiusi per la pausa pranzo, senza neppure morire di freddo. Parcheggio interno e passeggiata al coperto in una citta' con un inverno freddo e umido (almeno se paragonato alla media siciliana) sono due cose gradite.
Ma corrono voci che... ai commercianti ragusani del centro (via Roma e dintorni per capirci) la cosa non va giu'. E' una rivoluzione in meglio per chi acquista ma certo non permette a chi dominava la scena prima (si fa per dire, stavano facendo scappare tutti a Modica per colpa di una offerta insufficiente), di avere lo stesso controllo. Ecco dunque la proposta imbarazzante:
"Il centro commerciale non deve fare l'orario continuato! Almeno nel periodo natalizio!"
Strano non credete? Il centro commerciale e' una iniziativa privata, e non e' in alcun modo illegale tenere aperto per la pausa pranzo. Eppure la Ragusa economica e produttiva, nella sua declinazione dei commercianti del centro, diventa illiberale e protezionista. Noi pensiamo che questa citta' debba andare avanti, e Le Masserie sono un miglioramento a conti fatti, forse i commercianti del centro dovrebbero farsi le giuste domande una volta per tutte, ovvero:
1) Perche' il centro di Ragusa e' cosi' poco vivo? Forse soffre della competizione della citta' vecchia (Ibla) che e' per motivi storici "separata" dalla citta'? Quanto hanno inciso le politiche passate su questo fenomeno? In citta' della stessa dimensione alla chiusura degli uffici di solito si vede un certo movimento di persone a piedi per le strade che fanno una passeggiata per negozi (non mi riferisco al caos giornaliero di macchine e persone che devono sbrigare commissioni o che lavorano - questo non manca).
2) Forse Ibla stessa potrebbe diventare un luogo di commercio per tutti i "negozi di nicchia" che non hanno spazio nel centro commerciale? Ci sono sempre piu' turisti, e le persone del posto potrebbero anche loro avvalersi di un contesto urbano a misura d'uomo per fare le loro compere (tra l'altro dotato di una bella villa dove mandare a giocare i bambini).
3) Il centro commerciale potrebbe fungere da esca per attrarre nuovamente la popolazione ragusana all'interno di Ragusa quando si parla di compere. Ultimamente l'esodo verso Modica o altre citta' era un fenomeno evidente.Se il commercio ragusano, in ogni sua forma, inizia a guadagnare terreno, e' un bene per tutti.
Palazzo la Rocca a Ragusa Ibla
Prendo spunto dal commento lasciato da un gentile lettore nei commenti del post precedente per parlare brevemente del Palazzo La Rocca.
Passeggiando per la lunga e tortuosa stradina che costeggia il Duomo di San Giorgio a Ibla, proprio prima di arrivare nella piazza antistante il suddetto duomo, ci si imbatte in quella magnifica opera di architettura barocca che e' il Palazzo La Rocca , costruito intorno al 1760. Negli ultimi anni ho visto centinaia di turisti, non esagero, soffermarsi, anche per parecchi minuti, a scattare foto e ad ammirarne il lungo prospetto impreziosito dagli otto balconi nei quali sono rappresentate sapientemente scene della vita del tempo.
L'ottavo balcone, per esempio, fa mostra di un signore occhialuto sovrastato da uno che porta un barile sulla spalla; un mascherone con alcune penne sul cappello sovrastato da un altro che impugna la spada;e infine un mascherone barbuto sovrastato da un portatore di oche. Oggi e' sede dell'azienda del turismo.
E' possibile trovare informazioni dettagliate sul Palazzo la Rocca in questa pagina
I giardini di Ragusa Ibla
Sono tornata a Ragusa il fine settimana scorso per il lungo ponte dell'otto dicembre e, come da routine, sono scesa a Ibla a fare una passeggiata, per respirare un po' di aria pulita, e anche fresca nel vero senso della parola. Mi e' piaciuto vedere la parte nuova dei giardini iblei con la passeggiata aerea su quella specie di balconata (mi scuseranno gli esperti per il linguaggio poco tecnico) che da' la possibilita' di godere di una bellissima vista, dalla cupola di S. Giorgio alla vallata con i monti iblei, con un impatto ambientale, a mio parere, davvero ridotto. Mi sono soffermata con piacere a contemplare il paesaggio a me cosi' familiare ma allo stesso tempo reso nuovo grazie alla diversa prospettiva.
Le novita' non si fermano qui, anche la piazzetta antistante i giardini infatti ha cambiato aspetto. E' stato demolito quel brutto edificio, penso fosse una scuola, che mal si intonava con la fisionomia barocca di Ibla. Il risultato e' una piazza piu' ampia ma soprattuto il fatto che si vede la chiesa di San Domenico con la sua meridiana e il bel campanile di origine trecentesca decorato con maioliche colorate. Sono davvero contenta che ci si stia muovendo nella direzione della valorizzazione dei siti nostrani. Mi dispiace che alcune persone del posto lamentino certi cambiamenti solo per il momentaneo fastidio che la presenza di un cantire nelle vicinanze della propria abitazione puo' arrecare.
Ristorante Il Cortiletto a Modica
Volevo segnalare un ristorantino dove si mangia in maniera davvero buona e si paga poco. Si chiama "Il Cortiletto". E' a Modica bassa in corso Umberto. Oramai ne sono un'affezionata cliente da circa un anno e, devo dire, non mi ha mai deluso. Il locale è piccolino, semplice, ben curato e vi si respira un'aria accogliente. Ma più che l'atmosfera sono le pietanze quelle su cui voglio porre l'accento: il menu è limitato a un certo numero di piatti tradizionali della cucina siciliana, modicana in particolare, cucinati con ingredienti sempre freschi e di stagione. I proprietari sono gentili e disponibili talvolta a preparare anche qualche pietanza fuori dal menu. Il mio piatto preferito è l'antipasto misto della casa, ottimo, pieno di assaggi che vanno dalle focaccine modicane, al caciocavallo fresco, olive, arancini, melanzane, zucchine, pane "cunzatu", funghi, and so on. Tra i primi sono buonissimi i ravioli freschi di ricotta al ragù, i lolli (pasta fresca di casa tipica modicana) con le fave, il macco, la zuppa di ceci... Ok non voglio soffermarmi oltre a descrivere le pietanze ma, se passate da Modica e avete voglia di trascorrere una serata in un locale gradevole assaggiando buon cibo tipico della zona, provate!
A coronamento dell'ottimo cibo suggerisco una bella passeggita a per le strade del centro ad ammirare il barocco, la splendida chiesa di San Giorgio, ecc... e se vi capita, comprate una tavoletta di cioccolato modicano.....
Post contemplativo
Ecco il mare come si presentava oggi piu'o meno all' 1pm passata a Marina di Ragusa. Ero in macchina e tornavo a casa. Sebbene fosse ormai ora di pranzo e una certa fame si faceva gia' sentire non ho potuto resistere all'idea di fermarmi un attimo e scattare una foto che forse non rende tanto giustizia allo spettacolo originario, l'azzurro scintillante del mare che sfumava in quello piu' delicato del cielo e il sole color oro... caldo! E' il 23 ottobre e questo uno splendido autunno siciliano.
Agriturismo Il Granaio
Dopo aver passato praticamente tutto l'inverno a cercare posti in cui mangiare aventi caratteristiche di basso prezzo ed alta qualita' abbiamo deciso di inaugurare una serie di post su questo blog (purtroppo un po' trascurato negli ultimi tempi): ogni volta che andremo a mangiare da qualche parte in provincia faremo un breve resoconto qui, senza peli sulla lingua...
e con prezzi alla mano
Oggi siamo stati all'agriturismo in oggetto, "Il Graniao". Si trova nelle vicinanze di Frigintini, nel territorio attraversato dalla Modica-Noto, una strada statale che mostra una delle parti piu' rappresentative della splendida campagna ragusana (Per arrivare basta prendere la Modica-Noto, non girare per Frigintini al primo bivio, ma girare un po' dopo a sinistra seguendo l'indicazione Palazzella, a quel punto e' facile avvistarlo).
La struttura e' molto bella, si tratta di un casolare ristrutturato con cura e immerso nel verde, insomma fa la sua figura anche perche' si possono fare due passi nelle vicinanze se si e' disposti a schivare le rare macchine che passano. Il posto e' dotato di piscina e camere ma in questo post vogliamo stressare piu' che altro gli aspetti culinari.
Ci hanno fatto accomodare quasi immediatamente, avevamo prenotato la mattina stessa, un po' troppo immediatamente a dire la verita' perche' non abbiamo avuto il tempo di sederci che gia' arrivavano i primi antipasti. Non ci e' stata data possibilta' di scegliere, evidentemente si tratta di un menu fisso (come in molti altri posti). Forse chiedendo si puo' avere anche qualcosa di diverso in casi particolari (che so bambini che vogliono la pasta col pomodoro semplice). L'antipasto era composto da un arancino, una interessante focaccina fatta forse con farina di ceci (il gusto ricordava le panelle palermitane), alcune olive verdi, un buon salame, un pezzo di formaggio e cosi' via.
Qualita': media, niente di eclatante ma neppure immangiabile.
Il vino era locale, senza lode e senza infamia un po' come tutti i vini di questi posti. Se si vuole di meglio bisogna comprare una buona bottiglia. A seguito arrivano due secondi, i classici cavati di queste zone conditi con una salsa insapore e qualche pezzo di melanzana, insapore anche esso. L'altro primo era piu' buono, ravioli di ricotta con sugo di maiale, non ottimi ma apprezzabili.
Il secondo di carne era di buona qualita' come materia prima, magari non cucinato benissimo. Era composto da un pezzo di salsiccia e un po' di altra carne assortita. A parte, pollo con carote e patate fritte (fatte in casa), carino.
L'insalata e' stata portata gia' condita, se non gradite l'aceto e' probabile che questo costituira' un problema (come e' accaduto a noi). Sarebbe meglio se i gestori facessero lo sforzo di dotare i tavoli di oliera e portare l'insalata non condita nel rispetto delle abitudini del cliente.
Per finire il dolce: un buon gelo di limone, non paragonabile a quello che abbiamo mangiato altrove in delle fortunate serate invernali, ma niente male. Non si puo' dire la stessa cosa invece dei ravioli fritti con ricotta. Purtroppo erano poco cotti e la pasta risultava appiccicosa e pesante.
Il costo? 20 euro a persona. In molti posti con 15 euro si mangia meglio.
Complessivamente il nostro voto e': sufficiente. La roba era comunque di buona qualita',
insomma non e' un posto in cui ti avvelenano il prezzo comunque ci appare
elevato anche considerando l'ambiente gradevole.
Alla prossima!