Archivi per: Novembre 2005
Gelati Divini
In piazza San Giorgio a Ragusa Ibla, proprio di fronte al Duomo, c'è la gelateria enoteca
"Gelati DiVini", dove sono solito prendere il gelato. La 'V' maiuscola non è un errore, infatti una delle
caratteristiche peculiari della gelateria è quella di fare dei gelati al gusto di alcuni vini (ad esempio
per ora c'è anche il novello). Il gelato è veramente buono, ed è davvero artigianale
al punto che un pò come da un buon frutta e verdura i gusti che si trovano più facilmente in
ogni dato periodo sono quelli di stagione, perchè i proprietari, che alla qualità ci tengono, partono
da materie prime fresche per realizzare i gelati, così accanto ai gusti tradizionali, a settembre si può assaggiare il gelato ai cachi e quello di fichi d'india, alla mela cotogna e alla carrubba. Ad ottobre alcuni tra i
miei preferiti sono quello al gusto di spremuta d'arancia e quello ai marroni, mentre nei periodi estivi i più interessanti sono menta (fatto con la menta pipperita fresca), fiori di gelsomino e anguria. A questi stagionali
si aggiungono alcuni ottimi gusti che sono sempre reperibili ma per questo non meno buoni come il cioccolato
al peperoncino, il Maya speziato (un cioccolato aromatizzato all'arancia ed altre spezie), pinoli, cannella e ricotta.
Poco tempo fa hanno anche fatto il gelato al mosto d'uva, che è durato poco tempo perchè a
quanto pare reperire mosto di buona qualià non è una impresa facile. Il prezzo di un cono normale
è di un euro e cinquanta centesimi, che vista la qualità del gelato mi pare più
che adeguato.
Oltre ai gelati ci sono altre specialità quali il latte di mandrola e una selezione interessante di grappe.
L'enoteca è piccola ma fornita di vini di eccellente qualità tra i quali una selezione dei Planeta
più tipici, Cerasuolo di Vittoria di molte cantine del ragusano, delle interessanti bottiglie di
Nero D'Avola, e molto altro. Il fatto che l'enoteca non sia grande è quasi un pregio perchè
grazie alla scelta oculata delle bottiglie si realizza una sorta di antologia dei vini siciliani.
Se passate a Ragusa fateci un salto, ne vale la pena.
Caffettiera Giannina
Qualche tempo fa sono andato a prendere un caffè da una mia amica, che tra le altre cose è
l'autrice di alcuni post di questo blog. Per ora sono abbastanza fissato con le caffettiere perche' delle molteplici
tipologie che ho a casa una che faccia il caffè decente non c'è... dunque quando la mia amica
ha preso la sua caffettiera e ha iniziato la preparazione la mia attenzione si è subito focalizzata
sulla caffettiera che stava utilizzando. Quale miraggio! Una caffettiera bella da vedere e funzionale, che
in un sol colpo cancella la supremazia Bialetti e fa intravedere una Italia in cui il mercato delle caffettiere non
è più un monopolio. Vi dico subito come si chiama, per fortuna era scritto sul fondo esterno
della caffettiera: si chiama Caffettiera Giannina, progettata nel 1968 dal designer Carlo Giannini,
della Giannini S.p.A., ma perche' sono cosi' tutto eccitato??? Che avrà di speciale questa caffettiera?
Due parole: good design. Prima cosa, non e' in ghisa ma in acciaio inox, non la spacchi manco se
ci salti sopra, da l'idea di robustezza. Secondo, la chiusura non è a vite ma a pressione, non c'è
il problemma della filettatura sporca che rende difficile l'avvitamento. Terzo... e questa e' proprio una genialata,
girando il filtro si può scegliere se fare sei o tre tazze! Una caffettiera, due misure. Esiste nelle versioni
6/3 tazze o 4/2, probabilmente c'e' anche qualcosa di più grande. Ovviamente trovarla in giro è
impossibile, ho girato una serie di negozi di casalinghi a Ragusa e non l'ho trovata anche se alcuni la conoscevano.
Forse perchè il costo è elevato, la 6/3 tazze costa qualcosa come 69 euro, ma secondo me ne
vale la pena, e dopo tutto non e' alluminio ma acciaio. Girando su internet ho trovato delle informazioni a proposito
di un restyling indetto dalla Giannini S.p.A. che sta tentando di rilanciare la caffettiera dotandola di un nuovo
look. Il vincitore del un concorso è un designer finlandese, spero dunque di vedere la nuova versione
della caffettiera presto sul mercato. Nel frattempo se avete informazioni su questa caffettiera postatele come
commento in questo blog per piacere! grazie, e buon caffè.
Ciak! si gira a Ragusa!
Due giorni fa mentre facevo una passeggiata serale per Ragusa Ibla mi sono imbattuta nel bel mezzo di un set cinematografico! Eh sì, Ragusa proprio come Holliwood, ma invece di Brad Pitt trattavasi di alcuni attori che giravano una scena del "Commissario Montalbano", la fortunata serie tratta dai romanzi dello scrittore siciliano Andrea Camilleri. Come ormai quasi tutti sanno, infatti, questa serie televisiva viene girata quasi interamente nella provincia di Ragusa: Ragusa stessa, Scicli, Modica, Santa Croce Camerina, Vittoria e Punta Secca dove si trova la bellissima casa con terrazza sul mare dimora del commissario.
Chiedendo qualche informazione sono venuta a sapere che gli episodi che stanno girando adesso sono gli ultimi della serie e la troup sarà qui in giro ancora per un pò! Se siete fortunati, quindi, potrete incontrare e scambiare due parole col bravo Luca Zingaretti, che a quanto pare, a detta di chi lo ha conosciuto qui in zona, oltre che bravo è pure simpatico e disponibile verso i suoi fans!
Cineplex Ragusa, aggiornamento
Qualche tempo fa ho postato qualcosa sul multisala di prossima apertura a Ragusa.
Ho avuto informazioni più dettagliate da un ragazzo che lavora nel cantiere del cinema:
a quanto pare le sale sono nove, e non sette come mi avevano detto. Ogni sala sarà colorata di un
colore diverso, e una sala è riservata ai bambini e ha le poltrone più piccole
(non capisco bene come faranno a sedersi i genitori ma sono fiducioso). All'interno della struttura
sono presenti anche due bar. Il cinema fa parte del circuito Cineplex, che Cinecittà Holding oggi
controlla (perche' ha acquistato MEDIAPORT S.p.A.). Potete visitare il sito di Cineplex cliccando qui.
L'Asino Ragusano
Passeggiando per la campagna ragusana ho avuto il piacere di incontrare un animale che credevo ormai scomparso: l'asino! Ultimamente quest'animale è stato "rivalutato" per le ottime propreità del suo latte. Si è scoperto, infatti, e i nostri nonni lo sapevano già, che questo latte si avvicina molto al latte materno, è quindi un ottimo sostituto di quest'ultimo per i bambini allergici .
L'asino ragusano è una razza selezionata e si riconosce dall'elevata statura ( e noi che pensavamo gli asini fossero bassi!!), dal caratteristico colore del mantello marrone scuro con il muso, le orecchie, gli occhi e il ventre bianchi.
Tra gli asini di razze selezionate questo è il più giovane, infatti è stato riconosciuto ufficialmente
soltanto nel 1953. La sua origine è data da un incrocio tra l'asino di Pantelleria diffuso nel territorio
trapanese e la razza siciliana, le due razze incrociate tra loro con l'asino di Martina Franca danno
origine ad esemplari interessanti, da cui per selezione si è ottenuto l'asino ragusano.
Questo asino è diffuso nei territori dei comuni di Ragusa, Modica, Scicli e S.Croce Camerina.
Pastiera Napoletana
Ho trovato a Marina di Ragusa un bar pasticceria dove fanno un'ottima pastiera napoletana. Si chiama Caffè al Pariy, si trova in centro proprio vicino la piazza, di fronte la chiesa. Il bar è immediatamente riconoscibile per le tende e gli arredi in arancione. Per chi non lo sapesse la pastiera napoletana è un dolce tipico campano che tradizionalmente viene fatto per festeggiare il ritorno della bella stagione, e quindi di solito è
associato alla Pasqua. I suoi ingredienti più caratteristici sono l'acqua di fiori d'arancio e il grano cotto. Al Pariy le fanno di diverse grandezze, tra cui quella monoporzione ottima da portare a casa la sera dopo un giro a Marina per usarla il giorno dopo come ricca colazione. In questo posto fanno anche molti altri
dolci tipici napoletani quali il babà e le tipiche sfogliatelle napoletane. Non che la tradizione dolciaria siciliana e ragusana sia povera, ma è bello poter variare. Che aspettate dunque! Come direbbero a Napoli: "Currite, giuvinò! Ce stà 'a pastiera!".
Una foto panoramica di Ibla
Qualche giorno fa mi trovavo nelle vicinanze del cimitero di Ibla, vicono all'Ospedale Arezzo. Da li
c'e' una vista di Ibla davvero unica, non ho resistito ed ho preso la mia macchina fotografica digitale
che per quanto vecchia possiede la funzione per scattare delle foto panoramiche, e mi sono messo
all'opera. Il mio posteggio non era dei migliori dunque ho fatto di fretta, e non ho perso troppo tempo
ad incollarle i diversi scatti usando il GIMP (programma di grafica simile a PhotoShop disponibile su Linux e altri sistemi liberi), ma il risultato secondo me non e' per niente male. Eccovelo (cliccate sulla foto per ingrandirla):
Peccato per la cattedrale di San Giorgio impalcata... e per il cielo nuvoloso.
Frittelle di San Martino
La tradizione vuole che a San Martino non manchino le frittelle un po' in tutta Italia.
A Vittoria la ricetta e' davvero speciale perche' oltre alle tradizionali frittelle dolci si fanno
anche le frittelle salate con la tunnina. La tunnina e' tonno conservato
sotto sale. L'impasto della frittella con la tunnina e' uguale a quello delle frittelle dolci,
ma non viene aggiunto zucchero o miele all'esterno, ed e' possibile aggiungere semi di
finocchio selvatico all'impasto. Purtroppo ormai a Vittoria e' piuttosto difficile trovare il tonno sotto sale,
che continua ad essere reperibile a Pachino (patria dell'omonimo pomodorino).
Per quanto riguarda le frittelle dolci, esistono varieta' con l'anice e con l'uvetta, ricoperte esternamente
con zucchero. A Ragusa invece ho assaggiato una variante di frittelle con ripieno di mela
ricoperte di miele, la mela rende la pasta interna molto morbida, e il risultato e' ottimo.
Fiera EMAIA a Vittoria
Anche quest'anno si apre a Vittoria , in provincia di Ragusa, un'altra edizione della fiera EMAIA, (Espozizione Macchine Agricole Industria Artigianato) che come tutti gli anni si tiene nel mese di novembre e piu' precisamente nel periodo detto di San Martino. I cancelli del grande spazio che ospita i numerosi stand, e non solo, saranno aperti da domenica 6 fino alla domenica successiva. Macchinari agricoli, mobili, piante, pellame e prodotti culinari tipici con degustazioni saranno affiancati dagli stand etnici di acquisizione piu' recente. Le origini di questa fiera sono tutt'altro che recenti, infatti nasce nel 1966 organizzata direttamente da un piccolo gruppo di operatori agricoli ed imprenditori con lo scopo tipico delle fiere: far conoscere i propri prodotti. Nel tempo la fiera si e' imposta prima nel panorama regionale e poi addirittura nazionale, ed e' diventata una importante vetrina e una opportunita' da cogliere per chi vuole trovare nuovi "mercati". In realta' negli ultimi tempi ho sentito la gente del posto lamentarsi del fatto che la fiera esponesse "le solite cose", non so se la qualita' si sia abbassata o la globalizzazione fa sembrare tutto scontato anche a noi poveri abitanti del sud della Sicilia. Ad ogni modo la fiera e' un simaptico diversivo per gli abitanti della provincia che possono fare una passeggiata serale all'aperto nel clima mite di Vittoria.